Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 636 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:636SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in violazione dei limiti volumetrici previsti dalla normativa regionale (nella specie, l'art. 3 della L.R. 14/2009 - cd. "Piano Casa") determina l'illegittimità del titolo edilizio, legittimando l'amministrazione comunale ad annullarlo in autotutela ai sensi dell'art. 21-nonies della L. 241/1990, anche oltre il termine di 18 mesi, qualora l'incremento volumetrico sia stato determinato da una non veritiera rappresentazione della realtà da parte del beneficiario, non imputabile all'amministrazione. In tali ipotesi, l'onere motivazionale gravante sull'amministrazione in sede di annullamento in autotutela risulta attenuato, non essendo necessaria la comparazione tra l'interesse pubblico alla rimozione dell'atto illegittimo e l'interesse privato alla conservazione dello stesso, in assenza di un legittimo affidamento tutelabile in capo al privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/04/2019

N. 00636/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01029/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Seconda

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1029 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio ex lege presso la Segreteria del Tribunale;

contro

Comune di Fasano, rappresentato e difeso dall'Avv. ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) in Lecce, Via Zanardelli n. 7;
Comune di Fasano - Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti

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