Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'ordine di demolizione di opere realizzate in totale difformità dal permesso di costruire è legittimo quando l'amministrazione ha adeguatamente motivato l'accertamento dell'abuso, anche per relationem, senza che sia necessaria una puntuale verifica tecnica circa la possibilità di sostituire la demolizione con la sanzione pecuniaria. Infatti, l'applicazione della sanzione pecuniaria ha carattere residuale e può essere richiesta dalla parte privata interessata solo in sede esecutiva dell'ordine di demolizione. 2. L'impugnazione del silenzio serbato dall'amministrazione sull'istanza di permesso di costruire in sanatoria ex art. 34 del D.P.R. n. 380/2001 è inammissibile, in quanto in tal caso non si forma un provvedimento tacito di diniego impugnabile, ma è esperibile l'azione avverso il silenzio-inadempimento della P.A. ai sensi dell'art. 31 c.p.a. 3. L'impugnazione del preavviso di diniego, adottato ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241/1990, è inammissibile in quanto trattasi di atto endoprocedimentale privo di autonoma lesività.