Il comportamento offensivo e minaccioso, anche in assenza di un effettivo stato di intimidazione della vittima, integra il reato di ingiuria e minaccia, essendo sufficiente l'attitudine della condotta a limitare la libertà psichica del destinatario. La valutazione della responsabilità penale può fondarsi sulla concordanza delle deposizioni testimoniali, anche in presenza di lievi incongruenze, purché la motivazione sia congruamente argomentata. L'ammissione di prove testimoniali richieste dalla parte civile, pur se presentate oltre il termine di legge, non è preclusa dalla mera costituzione tardiva della stessa parte civile, in quanto il diritto di richiedere l'assunzione di mezzi di prova ai sensi dell'art. 493 c.p.p. non è subordinato al rispetto del termine di cui all'art. 468 c.p.p. per la presentazione delle liste testimoniali. L'atto di appello proposto dalla parte civile, pur se privo di specifiche richieste conclusive, è ammissibile laddove i motivi di gravame siano inequivocabilmente diretti all'ottenimento di un diverso giudizio di responsabilità dell'imputato.