Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11603 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:11603SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nel dichiarare cessata la materia del contendere a seguito dell'intervenuto pagamento della pretesa della ricorrente, afferma il principio secondo cui, una volta soddisfatta integralmente la domanda giudiziale, viene meno l'interesse all'ulteriore prosecuzione del giudizio e pertanto il giudice è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere. Tale principio trova applicazione anche nei giudizi di esecuzione di sentenze, laddove l'adempimento spontaneo dell'obbligo posto a carico dell'amministrazione rende privo di utilità pratica il proseguimento del processo. In tali ipotesi, il giudice, accertata la piena soddisfazione della pretesa del ricorrente, deve dichiarare cessata la materia del contendere, ordinando la regolazione delle spese processuali a carico della parte soccombente. Il riconoscimento della cessazione della materia del contendere, quale effetto dell'adempimento spontaneo dell'obbligo imposto all'amministrazione, costituisce un corollario del principio di economia processuale, in quanto evita l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di concreto interesse per le parti. Tale principio, affermato dalla giurisprudenza amministrativa, trova applicazione anche nei giudizi di esecuzione di sentenze della Corte di Cassazione, in cui l'adempimento spontaneo dell'obbligo posto a carico dell'amministrazione rende privo di utilità pratica il proseguimento del processo.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/11/2016

N. 11603/2016 REG.PROV.COLL.

N. 03417/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul reclamo, ex art. 114, comma 6, c.p.a., nell’ambito del ricorso numero di registro generale 3417 del 2015, proposto da:
((omissis)) nonché dai procuratori antistatari ((omissis)) ed ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso il loro studio in Roma, via Ottorino Lazzarini, 19;

contro

Ministero dell'Economia e delle Finanze, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliato in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l’esecuzione

della sentenza n. 18724/14 del 25.6.2014, pubblicata…

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