Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39800 del 5 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:39800PEN

Massima

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Il danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede costituisce reato ai sensi dell'articolo 635, comma 2, n. 1, del codice penale, il quale prevede la punibilità di tale condotta indipendentemente dalla sussistenza di un danno patrimoniale effettivo. La norma tutela l'interesse pubblico alla conservazione e al corretto utilizzo di beni destinati all'uso o alla fruizione collettiva, a prescindere dalla proprietà o dal valore economico degli stessi. L'elemento oggettivo del reato si realizza con qualsiasi atto materiale idoneo a compromettere l'integrità o la funzionalità della cosa, mentre l'elemento soggettivo richiede la coscienza e volontà di porre in essere la condotta lesiva. La sentenza di assoluzione per il reato di danneggiamento di cose esposte alla pubblica fede, in ragione dell'erronea ritenuta depenalizzazione della fattispecie, deve essere annullata con rinvio per un nuovo giudizio, al fine di accertare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato e la relativa responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE presso CORTE D'APPELLO di L'AQUILA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza emessa in data 25/09/2020 dal TRIBUNALE di L'AQUILA.
Esaminati gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SERGIO BELTRANI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale SECCIA DOMENICO, che ha concluso chiedendo la trasmissione degli atti alla Corte d'Appel…

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