Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51621 del 13 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51621PEN

Massima

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La falsificazione di un certificato amministrativo, apparentemente rilasciato da un ufficio pubblico, finalizzata all'ottenimento di un'autorizzazione edilizia, integra il reato di contraffazione di atti pubblici, anche qualora il certificato non sia materialmente uscito dall'ufficio che lo ha emesso, essendo sufficiente il suo abusivo inserimento nel fascicolo presso l'ufficio comunale competente per indurre in errore il pubblico ufficiale e conseguire indebitamente il rilascio del provvedimento. La responsabilità penale per tale condotta può essere attribuita all'imputato sulla base di un giudizio di probabilità logica, desunto dalle circostanze del caso concreto, in particolare dal fatto che egli era l'unico soggetto interessato a procurarsi il certificato falso per ottenere l'autorizzazione di abitabilità di immobili di sua proprietà, senza che sia necessaria una perizia grafica per l'attribuzione soggettiva del falso. La concessione di circostanze attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena può essere legittimamente esclusa in presenza di precedenti penali dell'imputato, anche per reati contro il patrimonio, e di precedenti benefici di sospensione condizionale della pena già concessi. La condanna generica al risarcimento dei danni in favore della parte civile, con rimessione della liquidazione al giudice civile, è conforme a diritto laddove la sentenza di primo grado abbia accolto la domanda risarcitoria senza adeguata motivazione sul quantum.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/04/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCOTTI UMBERTO LUIGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PERELLI SIMONE, che ha concluso per l'inammissibilita';
udito il difensore d'ufficio, avv. (OMISSIS), che si e' riportato al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenz…

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