Consiglio di Stato sentenza n. 4853 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:4853SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato ha affermato il seguente principio di diritto: Il provvedimento di diniego di un permesso di costruire in variante urbanistica può essere legittimamente motivato dal contrasto dell'intervento edilizio con la disciplina urbanistica vigente, in particolare con le norme del Piano di Assetto del Territorio (PAT) che subordinano gli interventi nell'area interessata all'approvazione di un piano urbanistico attuativo, anche in assenza del Piano degli Interventi (PI). In tal caso, il responsabile del procedimento non è tenuto a convocare la conferenza di servizi ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. 447/1998, potendo legittimamente rigettare la domanda per il mancato rispetto della disciplina urbanistica, senza dover avviare il procedimento per la variante. Inoltre, il responsabile del procedimento non ha l'obbligo di avviare d'ufficio l'istruttoria per la presentazione del piano attuativo, trattandosi di una diversa e ulteriore attività rispetto a quella richiesta dalla parte, non rientrando tale adempimento tra gli obblighi di integrazione documentale previsti dall'art. 6 della legge n. 241/1990. Infine, il Consiglio di Stato ha ritenuto assorbite le censure relative all'incompatibilità dell'intervento edilizio con il progetto del "traforo delle Torricelle", in quanto il provvedimento di diniego era comunque fondato sul primo profilo motivazionale relativo al contrasto con la disciplina urbanistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/07/2019

N. 04853/2019REG.PROV.COLL.

N. 01478/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1478 del 2011, proposto dalla società Abital s.r.l. (già Abital Confezioni s.p.a), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Luigi Manzi, Enrico Maccari, Gabriele Leondini, con domicilio eletto presso l’avv. Luigi Manzi in Roma, via Federico Confalonieri, 5;

contro

Comune di Verona, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Stefano Baciga, Paolo Stella Richter, con domicilio eletto presso l’avv. Paolo Stella Richter in Roma, viale Mazzini, 11;
società Technital s.p.a, in persona del legale rappresentante
pro tempore

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