Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38847 del 15 ottobre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:38847PEN

Massima

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La persona offesa dal reato non può proporre personalmente il ricorso per Cassazione, richiedendosi per la valida instaurazione del giudizio di legittimità che il ricorso sia sottoscritto da un difensore iscritto nell'albo speciale della Corte di Cassazione. Tale principio non può essere esteso alla persona offesa, essendo la deroga prevista dall'articolo 613 c.p.p., comma 1, limitata esclusivamente all'imputato. L'inammissibilità del ricorso presentato personalmente dalla parte lesa comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, determinata in relazione alla natura delle questioni dedotte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Franco - rel. Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pa. Ma. Pa. , n. a (OMESSO);

nel procedimento penale nei confronti di:

Ba. Pi. ;

avverso il decreto di archiviazione del g.i.p. del Tribunale di Milano, emesso in data 25.9.2007;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita la relazione del Cons. Dr. F. Ippolito;

- letta la requisitoria del Procuratore Generale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

Il ricorso present…

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