Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16507 del 29 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:16507PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice può applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e disporre la confisca di beni quando sussistono elementi concreti e specifici che dimostrino la pericolosità sociale qualificata dell'individuo, anche in assenza di una condanna penale definitiva, purché sia accertata la sua partecipazione a un'associazione criminosa finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di delitti, con il ruolo di assicurare i canali di comunicazione tra i sodali e fungere da emissario per la consegna di apparecchi di comunicazione. Tale pericolosità sociale può ritenersi attuale anche quando l'interruzione della partecipazione al programma criminoso sia dovuta all'applicazione di una misura cautelare, senza che il limitato periodo di custodia cautelare sofferto possa costituire elemento positivo indicativo del venir meno della pericolosità. Inoltre, la sproporzione tra il valore dei beni confiscati e la capacità di produzione di redditi leciti da parte dell'interessato, unitamente alla correlazione temporale tra l'acquisizione dei beni e la pericolosità sociale, possono giustificare la confisca, anche in assenza di una prova certa della provenienza illecita dei beni, quando la motivazione del provvedimento non risulti meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI A. - Consigliere

Dott. VIGNA M. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 1/02/2019 della Corte di appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato, la Corte di appello di Reggio Calabria ha conferm…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.