Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10290 del 16 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10290PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., può essere desunta anche in assenza di dichiarazioni di collaboratori di giustizia, qualora emerga dalla valutazione complessiva di un cospicuo compendio indiziario, formato in particolare da intercettazioni telefoniche e ambientali, che il soggetto si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale egli prende parte al consorzio associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. In tal caso, la partecipazione dell'indagato alla consorteria criminale può ritenersi provata anche in assenza di prove dirette della sua intraneità all'associazione, purché gli indizi siano gravi, precisi e concordanti, idonei a dare la sicura dimostrazione della permanenza costante del vincolo associativo, sempre in relazione allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. Inoltre, la presunzione relativa di pericolosità sociale di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. può essere superata soltanto quando dagli elementi a disposizione del giudice risulti che l'associato abbia stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, con l'effetto che, in carenza di elementi a favore della posizione dell'indagato, sul giudice della cautela non grava l'onere di argomentare in positivo circa la persistenza delle esigenze cautelari, le quali devono ritenersi sussistenti in relazione alla situazione di fatto accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 04/07/2019 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. VINCENZO SIANI;
sentite le conclusioni del PG Dott. ROBERTO ANIELLO.
Il P.G. conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore.
L'avv. (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, resa il 4 luglio 2019, il Tribunale di Napoli, i…

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