Cassazione penale Sez. V sentenza n. 44216 del 21 novembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:44216PEN

Massima

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La formazione di copie di atti giurisdizionali inesistenti, che assumano l'apparenza di provvedimenti originali, integra il reato di falsità materiale previsto dagli articoli 476 e 482 del codice penale, qualora tali copie siano idonee a documentare nei confronti dei terzi l'esistenza di un originale conforme. Ciò in quanto la volontà di ingannare la fede pubblica si realizza attraverso un comportamento che, seppur relativo a documenti non ancora formati o non ultimati, risulta ontologicamente inquadrabile nella fattispecie di falso per contraffazione, in quanto crea artificiosamente l'apparenza di un atto originale in realtà inesistente. La configurabilità del tentativo di falsità materiale non è esclusa dalla mera "grossolanità" delle alterazioni, essendo sufficiente che gli atti parzialmente esecutivi siano idonei e non equivoci. Inoltre, la natura fidefacente degli atti falsificati può essere desunta non solo dalle loro caratteristiche formali, ma anche dalla qualità professionale dell'agente e dalla strumentalità dei falsi rispetto alla sua operatività. Infine, il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato con riferimento alla maggiore pericolosità dell'imputato, desumibile dalla reiterazione delle condotte illecite, senza necessità di esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/06/2021 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore generale, Dott. Birritteri Luigi, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 10 giugno 2021 la Corte d'appello di Bari: a) in riforma della decisi…

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