Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35646 del 18 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35646PEN

Massima

Massima ufficiale
In materia di diffamazione a mezzo stampa, la previsione di cui all'art. 577 cod. proc. pen. - che legittima la persona offesa costituita parte civile a proporre impugnazione anche agli effetti penali contro la sentenza per i reati di ingiuria e diffamazione - ha carattere eccezionale e, in quanto tale, non è suscettibile di interpretazione analogica e neppure estensiva. Ne consegue che essa non è applicabile all'ipotesi di omesso controllo del direttore responsabile sul contenuto della pubblicazione, prevista dall'art. 57 cod. pen., che è del tutto autonoma rispetto a quella della semplice diffamazione. (Nella specie la Cassazione ha dichiarato, ai sensi dell'art. 591, comma quarto, cod. proc. pen., l'inammissibilità dell'appello non rilevata dal giudice di secondo grado).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. RO.;

2) FE. AR.;

3) RA. SI.;

4) GU. PA. N. IL (OMESSO);

5) CE. MA. VI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/01/2008 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CASSANO MARGHERITA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Bua F. M. che ha concluso per l'annullamento della sentenza impugnata;

ud…

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