Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37600 del 9 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37600PEN

Massima

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Il reato continuato richiede la dimostrazione di un unico disegno criminoso, che non può essere presunto sulla sola base dell'identità o analogia dei singoli reati, di un generico contesto delittuoso, dell'unicità del movente o del fine ultimo perseguito, ma deve trovare riscontro in specifici elementi che comprovino una progettazione ab origine di una serie ben individuata di illeciti, almeno nelle loro caratteristiche essenziali. Il giudice, nel valutare l'istanza di applicazione della disciplina della continuazione, deve verificare la credibilità intrinseca dell'asserita esistenza di un unico programma criminoso, analizzare i singoli comportamenti incriminati per individuarne le particolari finalità perseguite dall'agente, e accertare se tali comportamenti, per le loro modalità, circostanze, spirito e finalità, possano considerarsi l'esecuzione, diluita nel tempo, di un unico disegno criminoso originario, tenuto conto anche della natura dei beni aggrediti. Tali accertamenti costituiscono giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità se immune da vizi di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinza n. 421/2014 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 16/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in perso del dott. ANGELILLIS Ciro, Sostituto Procuratore generale presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo la declaratoria di immissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Firenze, in funzione di giudice della esecuzione, con or…

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