Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34943 del 9 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:34943PEN

Massima

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Il falso materiale in atto pubblico commesso da pubblici ufficiali, attraverso la sottoscrizione di verbali di esame attestanti la loro partecipazione a valutazioni di studenti cui in realtà non avevano preso parte, integra un reato di rilevante lesività, non configurabile come falso innocuo, in quanto tale condotta falsa concretizza una rappresentazione difforme dalla realtà dei fatti in un atto pubblico che fa prova del rapporto intersoggettivo tra esaminatori e candidati, incidendo sulla genuinità del documento e sulla veridicità della prova d'esame. L'accertamento dell'assenza dei pubblici ufficiali dalle valutazioni e della successiva sottoscrizione dei verbali, pur in assenza di una chiara prova del dolo, non consente l'applicazione della formula assolutoria prevista dall'art. 129 c.p.p. in caso di "evidenza dell'innocenza", essendo necessario che tale prova emerga "positivamente" dagli atti, senza necessità di ulteriori accertamenti, non bastando la mera contraddittorietà o insufficienza della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) NE. AT. , N. IL (OMESSO);

2) GI. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 20/06/2007 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA; visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SAVANI PIERO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONETTI Vito, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. VERDINAME Giusep…

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