Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12022 del 22 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:12022PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, adottato dal Questore ai sensi della L. n. 401 del 1989, è caratterizzato da particolari esigenze di urgenza che derogano all'obbligo di preventiva comunicazione dell'avvio del procedimento previsto dalla L. n. 241 del 1990, art. 7. Tuttavia, il destinatario del provvedimento ha diritto di prendere visione degli atti che ne hanno costituito il presupposto, al fine di poter esercitare il proprio diritto di difesa, attraverso l'immediata richiesta di accesso agli atti presso gli uffici competenti, senza necessità di presentare una formale istanza. Solo ove risulti documentalmente provata l'impossibilità, per fatto addebitabile all'Amministrazione, di consentire tale accesso, potrà ritenersi leso il diritto di difesa del destinatario del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del Tribunale di Venezia del 30 giugno 2022;
letti gli atti di causa, la ordinanza impugnata e il ricorso introduttivo; sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Andrea GENTILI;
letta la requisitoria scritta del PM, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Gianluigi PRATOLA, il quale ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Avendo il Pm presso il Tribunale di Venezia chiesto…

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