Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24512 del 9 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24512PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'aggravante di cui all'art. 61, n. 11, c.p. (abuso di relazioni di prestazione d'opera) sussiste anche quando il rapporto di prestazione d'opera non intercorre direttamente tra l'autore del reato e la persona offesa, essendo sufficiente che l'agente si sia avvalso dell'esistenza di tale relazione che gli ha dato l'occasione di commettere il reato in danno di altri soggetti, agevolandone l'esecuzione. Pertanto, la sussistenza di tale aggravante non richiede necessariamente un rapporto di natura fiduciaria tra l'autore del reato e la persona offesa, essendo sufficiente che l'agente abbia abusato della sua posizione lavorativa per commettere il fatto in danno di terzi. Inoltre, le doglianze relative a circostanze di fatto non dedotte in sede di appello e a documentazione non acquisita agli atti del processo sono inammissibili in sede di legittimità, non potendo essere oggetto di una nuova valutazione in tale sede, in assenza di specifici vizi della motivazione della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3905/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 10/11/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS) che si e' riportato ai motivi di ricorso …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.