Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12290 del 16 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12290PEN

Massima

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Il favoreggiamento della permanenza irregolare di stranieri nel territorio dello Stato, realizzato mediante la predisposizione di falsa documentazione attestante l'avvio di pratiche di regolarizzazione, integra un reato autonomo rispetto al falso in atti pubblici, in quanto le due fattispecie tutelano interessi giuridici distinti: il primo, l'ordine pubblico e l'immigrazione regolare, il secondo, la pubblica fede. Pertanto, la condotta di predisposizione di documenti falsi, quali modelli F24 recanti timbri di istituti di credito e ricevute prefettizie di avvio di pratiche di regolarizzazione, finalizzata a favorire la permanenza irregolare di stranieri nel territorio nazionale, è sufficiente a integrare il reato di cui all'art. 12, comma 5, del D.Lgs. n. 286/1998, a prescindere dall'effettivo avvio e buon esito della procedura di regolarizzazione, essendo irrilevante che la stessa non sia stata attivata o non abbia raggiunto l'obiettivo, in quanto la norma incriminatrice punisce qualsiasi attività diretta a favorire comunque la permanenza degli stranieri irregolari. La gravità della condotta, desumibile dal numero rilevante di pratiche fittizie e dalla pluralità di comportamenti delittuosi, esclude il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in quanto la particolare intensità del dolo e la pericolosità sociale del soggetto rendono il reo immeritevole di un trattamento sanzionatorio più favorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 4356/2016 della Corte di Appello di Milano in data 15/12/2016;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con sentenza in data 07/03/2016 il Tribunale di Milano condannava (OMISSIS) alla pena di anni quattro di reclusione ed Euro 9.000,00 di…

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