Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12418 del 2008

ECLI:IT:TARLAZ:2008:12418SENT

Massima

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Il comportamento omissivo e ingiustificato della pubblica amministrazione nel non dare riscontro a istanze presentate dai cittadini volte ad ottenere l'adozione di un provvedimento espresso previsto dalla legge, viola il principio di trasparenza dell'azione amministrativa sancito dalla legge n. 241/1990, imponendo all'amministrazione di pronunciarsi ufficialmente sulle istanze entro un termine perentorio, a pena di condanna al pagamento delle spese di lite. L'amministrazione è tenuta a concludere i procedimenti avviati su richiesta di parte mediante l'adozione di un provvedimento espresso, nel rispetto del principio di trasparenza che impone la doverosa e tempestiva risposta alle istanze dei cittadini. Il silenzio serbato ingiustificatamente dalla pubblica amministrazione sulle richieste presentate dai privati integra una violazione di tale principio, legittimando il giudice amministrativo ad ordinare all'amministrazione di pronunciarsi entro un termine perentorio, con condanna alle spese di lite in caso di inottemperanza. Tale obbligo di provvedere espressamente grava sull'amministrazione a prescindere dalla fondatezza delle pretese sottostanti fatte valere dai cittadini, essendo il principio di trasparenza e di conclusione del procedimento mediante provvedimento espresso un principio generale dell'azione amministrativa, la cui violazione determina l'accoglimento del ricorso proposto ai sensi dell'art. 21-bis della legge n. 1034/1971.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
Sezione I bis
nelle persone dei signori
((omissis)) PRESIDENTE
((omissis)) COMPONENTE, relatore
((omissis)) COMPONENTE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 10235/2008 R.G.R., proposto dal signor Wa. Pr. e da altri 26 soggetti (il cui nominativo è indicato nell'allegato elenco), elettivamente domiciliati in Ro., viale Ma. n. (...), presso l'avv. An. Gu., che li rappresenta e difende per mandato;
- ricorrenti -
contro
i Ministeri della Difesa e dell'Economia e Finanze domiciliati in Ro., via De. Po. n. (...), presso l'Avvocatura Generale dello Stato, che li rappresenta e difende ex lege;
- resistenti -
avverso
il silenzio serbato sulle loro istanze volte ad ottenere l'adozione del decreto interministeriale previsti, ai fini della corresponsione della cosiddetta indennità di comando, dall'art. 52 del…

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