Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22871 del 22 maggio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:22871PEN

Massima

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Il giustificato motivo per il porto di oggetti potenzialmente pericolosi fuori dalla propria abitazione, ai sensi della L. n. 110 del 1975, art. 4, deve essere valutato in base a criteri oggettivi, quali la natura dell'oggetto, le modalità di verificazione del fatto, le condizioni soggettive del portatore, i luoghi dell'accadimento e la normale funzione dell'oggetto, e non può essere dedotto a posteriori dalla difesa. Tuttavia, il giudice è tenuto a valutare la possibilità di applicare l'istituto della particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., considerando in modo equilibrato tutte le peculiarità della fattispecie concreta, non solo l'entità dell'aggressione al bene giuridico protetto. La mancata valutazione di tale istituto, nonostante la richiesta della difesa, integra un vizio di motivazione che comporta l'annullamento parziale della sentenza con rinvio per il nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 1283/2015 del Tribunale di Parma in data 09/09/2016;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Udite le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. SPINACI Sante, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata relativamente alla valutazione ex articolo 131 bis c.p., e il rigetto del ricorso nel resto;
Udito il difensore, Avv. (OMISS…

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