La convenzione urbanistica stipulata tra un privato e la pubblica amministrazione, in quanto accordo sostitutivo o integrativo di provvedimento amministrativo, rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Pertanto, il giudice amministrativo è competente a conoscere delle controversie relative alla formazione, conclusione ed esecuzione di tali convenzioni, anche con riferimento ai diritti soggettivi delle parti. Nell'ambito della giurisdizione esclusiva, il giudice amministrativo può emettere pronunce di mero accertamento, a prescindere dall'impugnazione di atti amministrativi, al fine di tutelare i diritti soggettivi delle parti. La convenzione urbanistica, in quanto accordo tra privato e pubblica amministrazione, è soggetta a termini di durata, la cui scadenza determina l'estinzione degli obblighi in essa previsti. Tali termini non possono essere prorogati oltre il loro spirare, neppure in virtù di disposizioni normative successive, in quanto la proroga legale opera soltanto per le convenzioni ancora valide al momento dell'entrata in vigore della relativa disciplina. Pertanto, qualora il Comune non abbia provveduto all'acquisizione delle aree necessarie per la realizzazione di un'opera entro il termine previsto dalla convenzione, l'obbligo del privato di realizzare tale opera si estingue per scadenza del termine, senza che il privato possa essere assoggettato in perpetuo a tale obbligo.