Cassazione penale Sez. III sentenza n. 27597 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27597PEN

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il meccanismo delle "frodi carosello" in materia di IVA, caratterizzato dalla creazione di una discrasia tra la realtà delle operazioni commerciali e la loro rappresentazione documentale, fiscale e bancaria, integra gravi indizi di reato non solo per le condotte di frode fiscale, ma anche per i reati di riciclaggio e reimpiego di denaro di provenienza illecita. Tale meccanismo, finalizzato all'evasione dell'IVA e all'occultamento dei profitti illeciti, assume rilevanza non solo a livello nazionale, ma anche comunitario, in quanto lede gli interessi finanziari dell'Unione Europea. Ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, assume rilievo la complessità e la durata degli accertamenti necessari, spesso richiedenti la collaborazione di autorità di altri Paesi, nonché il rischio di reiterazione dei reati e di inquinamento delle prove, considerata la tendenza degli autori di tali frodi a utilizzare società di comodo e strumenti finanziari localizzati in Paesi con regimi giuridici poco trasparenti e collaborativi. Tuttavia, il giudice deve motivare in modo completo e immune da vizi logici le ragioni per cui le esigenze cautelari non possano essere soddisfatte con misure meno afflittive rispetto alla custodia in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ALTIERI Enrico - Presidente

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. St. , nato a (OMESSO);

Avverso la ordinanza in data 11 Marzo 2010 del Tribunale di Roma, che ha confermato l'ordinanza emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Roma in data 3 Febbraio 2010 con cui nei confronti del ricorrente e' stata disposta la misura della custodia in carcere in ordine al reato previsto dall'articolo 416 c.p. ed a violazioni della disciplina in materia tributaria;

Sentita la relazione effettu…

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