Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11602 del 14 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:11602PEN

Massima

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Il dolo di omicidio si configura quando l'agente, pur non avendo l'intenzione specifica di uccidere, agisce con consapevolezza e volontà di porre in essere condotte idonee a cagionare la morte della vittima, come dimostrato dalla violenza e dalla forza dei colpi inferti, dall'idoneità e micidialità dello strumento offensivo utilizzato, dalla traiettoria e dal numero dei colpi che hanno attinto ripetutamente la testa della vittima, sede di organi vitali. Il movente della rapina, comprovato dall'immediato utilizzo della carta bancomat della vittima e dalle difficoltà economiche dell'agente, nonché l'assenza di credibili ragioni di rancore pregresso, escludono la configurabilità dell'omicidio preterintenzionale e confermano la sussistenza del dolo diretto. Le condizioni di visibilità all'interno della canonica, pur non essendo perfette, consentivano all'agente di distinguere la sagoma del corpo della vittima e di individuarne la posizione, come dimostrato dalle stesse contraddittorie dichiarazioni dell'imputato e dai dati probatori acquisiti. La gravità della condotta delittuosa, le modalità particolarmente efferate della sua realizzazione e la personalità criminale dell'imputato, desumibile dalla sua biografia giudiziaria e dalle ulteriori condotte delittuose contestate, giustificano il diniego delle circostanze attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. BARONE Luigi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 13/2014 CORTE ASSISE APPELLO di PALERMO, del 03/04/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 26/04/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) SARACENO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso;
Udito il difensore delle parti civili, avvocato (OMISSIS), in proprio…

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