Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50399 del 7 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50399PEN

Massima

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Il dolo di omicidio sussiste quando la condotta dell'agente, valutata nel suo complesso, sia idonea a cagionare la morte della vittima, indipendentemente dal numero di colpi inferti, dalla repentinità dell'azione e dalla preesistenza di un rapporto conflittuale tra le parti. L'attenuante della provocazione richiede la sussistenza di un fatto ingiusto altrui, obiettivamente grave e determinante della reazione violenta, senza che rilevi la mera occasionalità del nesso causale o la sproporzione tra offesa e reazione. Il giudizio di comparazione tra attenuanti e aggravanti deve tenere conto di tutti gli elementi oggettivi e soggettivi rilevanti, senza che la mera valorizzazione di aspetti positivi della personalità dell'imputato possa determinare automaticamente la prevalenza delle attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/07/2017 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BIANCHI MICHELE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PINELLI MARIO che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata in data 7.7.2017 la Corte di appello di Bologna ha conferm…

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