Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2637 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:2637SENT

Massima

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L'occupazione illegittima di un bene immobile da parte della pubblica amministrazione, in assenza del decreto di esproprio, comporta l'obbligo di restituzione del bene al legittimo proprietario o, in alternativa, l'adozione di un provvedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, con il conseguente risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale subito dal proprietario. L'amministrazione procedente, nell'esercitare tale potere di scelta, è tenuta a rispettare i principi di proporzionalità e di adeguata motivazione, valutando comparativamente gli interessi pubblici e privati coinvolti e l'assenza di ragionevoli alternative. Il mancato esercizio di tale potere di scelta entro il termine assegnato comporta l'obbligo di restituzione del bene al legittimo proprietario, con il risarcimento del danno da occupazione illegittima. La giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo ha affermato che un comportamento contra legem della pubblica amministrazione non può costituire il presupposto per l'acquisto di un diritto, indipendentemente dalla natura dell'occupazione (appropriativa o usurpativa), e che la realizzazione dell'opera pubblica non costituisce impedimento alla restituzione dell'area illegittimamente occupata.

Sentenza completa

N. 01339/2011
REG.RIC.

N. 02637/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01339/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1339 del 2011, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Mirra Antonietta, rappresentata e difesa dall'avv.to Silvio Ferrara, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv.to Mario Barretta in Napoli, via Duomo n. 314;

contro

Comune di Calvi, n.c.;

per l’accertamento

dell’illegittimità dell’occupazione degli immobili siti nel territorio del Comune di Calvi (p.lle 354 e 175) e occupati in virtù di decreti di occupazione d’urgenza dell’8 ottobre 1986 e dell’11 maggio 1990, cui non ha fatto seguito l’emanazione del decreto di esproprio;

per la condanna del Comune di Calvi:

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