Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7305 del 15 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:7305PEN

Massima

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Il concorso anomalo di cui all'art. 116 c.p. si configura quando il reato diverso e più grave commesso da uno dei concorrenti, pur non essendo voluto dagli altri, costituisce uno sviluppo logicamente prevedibile del piano criminoso concordato, in relazione al quale il concorrente, pur non essendo determinante, non può ritenersi estraneo. Pertanto, ai fini dell'applicazione dell'art. 116 c.p., non è necessario che l'evento più grave sia stato voluto neppure sotto forma di dolo eventuale, essendo sufficiente che esso sia conseguenza di una progressione criminosa logicamente prevedibile, in base alle circostanze del caso concreto e al ruolo svolto dal concorrente, il quale, aderendo al progetto criminoso, deve necessariamente affidarsi alla condotta e alla volontà dei compartecipi, senza poter sottovalutare il pericolo che essi possano deviare dal programma iniziale, realizzando un reato diverso e più grave. In tale contesto, il mero motivo che ha determinato il concorrente a realizzare l'evento non voluto non assume alcun rilievo in ordine alla prevedibilità in concreto da parte dell'agente, atteso che non ha incidenza sull'oggetto del suo atteggiamento psicologico, essendo rimaste immutate le circostanze di svolgimento del reato voluto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 44/2014 emessa l'11/02/2015 dalla Corte di appello di Firenze, Sezione per i Minorenni;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Udito il Procuratore generale, in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 09/04/2014 il Tribunale per i minorenni di Firenze giudicava (OMISSIS…

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