Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31551 del 11 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:31551PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. si configura quando l'indagato sia stabilmente e organicamente inserito nella struttura organizzativa dell'associazione, rimanendo a disposizione per le attività illecite della medesima, anche se non abbia commesso direttamente i reati-fine. La partecipazione all'associazione mafiosa può concorrere con il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ex art. 74 d.P.R. 309/1990, quando quest'ultima, pur avendo una propria autonoma struttura, risulti funzionale agli interessi dell'associazione mafiosa, procurandole risorse economiche derivanti dal narcotraffico. Ai fini della configurabilità del tentativo punibile, rilevano non solo gli atti esecutivi veri e propri, ma anche quegli atti preparatori che, per il contesto in cui si inseriscono e per la loro natura ed essenza, rivelino in modo univoco il fine perseguito dall'agente e abbiano una significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato, salvo il verificarsi di eventi indipendenti dalla sua volontà. La valutazione dell'idoneità degli atti deve essere condotta con giudizio ex ante, tenendo conto delle circostanze in cui opera l'agente e delle modalità dell'azione, in modo da determinarne la reale adeguatezza causale e l'attitudine a creare una situazione di pericolo attuale e concreto per il bene giuridico protetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. MOROSINI E. M. - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/02/2021 del TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SENATORE Vincenzo, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Reggi…

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