Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23320 del 10 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:23320PEN

Massima

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Il diritto di critica e di difesa in sede giudiziaria non legittima attacchi personali e offensivi alla professionalità di controparte, che eccedono i limiti della continenza e della necessità difensiva. Anche qualora la questione posta dalla parte offesa fosse infondata, l'esercizio di un diritto o adempimento di un dovere non esclude la responsabilità penale per ingiuria, ove le espressioni utilizzate travalicano il legittimo confronto dialettico e configurano un attacco personale alla professionalità dell'avversario, non direttamente connesso all'oggetto della controversia. Il principio di immunità giudiziale, quale applicazione del più generale principio sancito dall'art. 51 c.p., richiede infatti che l'offesa arrecata negli scritti presentati o nei discorsi pronunciati innanzi all'autorità giudiziaria riguardi in modo diretto e immediato l'oggetto per cui si discute e che venga comunque rispettato il limite della continenza, da valutarsi in relazione alla necessità difensiva. Pertanto, il diritto di critica e di difesa in sede giudiziaria non può essere esercitato in modo tale da travalicare i limiti della continenza e della necessità difensiva, configurando un attacco personale e offensivo alla professionalità di controparte, non direttamente connesso all'oggetto della controversia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Po. Pa. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 7-7-06 dal Tribunale di Belluno;

Visti gli atti, la sentenza denunciata ed il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. Giuliana Ferrua;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Baglione Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO E…

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