Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14379 del 16 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:14379PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale preposto agli incanti che, in concorso con altri soggetti, altera il regolare svolgimento delle gare d'appalto pubbliche attraverso accordi collusivi finalizzati a condizionarne l'esito, commette il reato di turbata libertà degli incanti. Tale condotta, se accompagnata dalla redazione di atti pubblici contenenti false attestazioni in merito allo svolgimento della gara, integra altresì il reato di falso ideologico in atto pubblico. La responsabilità penale del pubblico ufficiale sussiste anche qualora egli si sia limitato a comunicare ad un'impresa partecipante l'esistenza di un errore nella propria offerta, autorizzandone la sostituzione, in quanto ciò ha consentito di attestare falsamente la regolarità dello svolgimento della gara. Il pubblico ufficiale non può invocare a propria scusa il fine di evitare la perdita di un finanziamento, atteso che tale motivazione non esclude la volontarietà e la consapevolezza della condotta illecita. Nella determinazione della pena, il giudice può legittimamente negare il giudizio di prevalenza delle attenuanti generiche concesse, in considerazione della gravità dei fatti e della loro protrazione nel tempo, in ragione del ruolo istituzionale ricoperto dall'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. SAVANI Pietro - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

4) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 399/2009 CORTE APPELLO di TRIESTE, del 19/04/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Fodaroni che …

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