Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23202 del 27 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:23202PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere applicata nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso sulla base di una valutazione complessiva della sua condotta, desunta da precedenti penali per reati gravi e reiterati, nonché dalla mancata rieducazione e deterrenza derivante dai periodi di detenzione già scontati. Il giudizio di pericolosità sociale attuale non può essere escluso dalla mera deduzione di svolgere attività lavorativa lecita, ove tale elemento risulti marginale rispetto alla dimostrata propensione a commettere reati, in particolare contro il patrimonio, anche con l'utilizzo di armi. La motivazione del provvedimento che dispone la misura di prevenzione è adeguata quando, pur senza espliciti riferimenti alle categorie di cui all'art. 1 del d.lgs. n. 159 del 2011, ricostruisce in modo logico e coerente il percorso argomentativo che conduce all'accertamento della pericolosità sociale attuale del soggetto, sulla base di elementi concreti e specifici, senza che sia necessario un puntuale inquadramento formale dello stesso in una delle fattispecie astratte previste dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto dell'8/11/2018 della Corte d'appello di Napoli;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI PAOLA Sergio;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1. La Corte d'appello di Napoli, con il provvedimento impugnato in questa sede, confermava il decreto del Tribunale di Napoli del 28.2…

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