Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 54546 del 5 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54546PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nell'ambito del giudizio di impugnazione avverso la sentenza di applicazione della pena concordata, è tenuto a verificare esclusivamente la regolarità formale della richiesta di applicazione della pena, l'espressione della volontà dell'imputato, l'eventuale difetto di correlazione tra la richiesta e la sentenza, nonché l'erronea qualificazione giuridica del fatto e l'illegalità della pena o della misura di sicurezza. Non è, pertanto, deducibile con il ricorso per cassazione la doglianza inerente la violazione della legge processuale per non avere il giudice proceduto al proscioglimento dell'imputato ai sensi dell'art. 129 c.p.p., in quanto tale motivo di impugnazione non rientra tra quelli tassativamente previsti dalla legge. La nuova disciplina di cui all'art. 448, comma 2-bis, c.p.p., introdotta dalla L. n. 103 del 2017, trova applicazione con riferimento alle sentenze di applicazione concordata della pena la cui richiesta sia stata proposta successivamente al 3 agosto 2017, con conseguente preclusione alla deduzione di motivi di impugnazione diversi da quelli espressamente indicati dalla norma. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della Cassa delle Ammende, salvo che non emergano elementi per ritenere che il ricorrente abbia proposto il ricorso senza versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/01/2018 del Gip del tribunale di Perugia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza del Gip del tribunale di Perugia in data 16 gennaio 2018, emessa ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., e' stata applicata a (OMISSIS) la pena concordata dalle parti in ordine ai reati di sequestro di persona e lesioni, consumati in (OMISSIS).
2.Ricorre avverso la sentenza l'im…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.