Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10285 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10285PEN

Massima

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Il diritto di critica, anche se aspra e sferzante, non può essere esercitato in modo da trascendere in attacchi personali lesivi della dignità morale e intellettuale della persona oggetto della critica. Pertanto, l'utilizzo di espressioni gravemente offensive e ingiuriose, che non siano strettamente pertinenti e proporzionate al fatto narrato e al concetto da esprimere, eccede i limiti della continenza richiesti per la legittima esercizio del diritto di critica, configurando il reato di diffamazione. La valutazione della continenza deve tenere conto del complessivo contesto dialettico in cui si realizza la condotta, senza che assumano rilievo eventuali finalità politiche o ambientaliste sottese all'esercizio della critica, le quali non possono giustificare l'impiego di argomenti ad hominem e di espressioni gratuitamente offensive. La pena detentiva prevista per il reato di diffamazione, inoltre, non può essere ritenuta illegittima costituzionalmente sulla base dei principi elaborati dalla Corte EDU con riferimento alla diffamazione a mezzo stampa, atteso che tali principi sono stati sviluppati con specifico riguardo all'attività giornalistica, quale presidio del pluralismo informativo in un sistema democratico, e non sono pertanto estensibili a condotte diffamatorie poste in essere da soggetti che non rivestano la qualifica di giornalisti professionisti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI E. V. S. - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/03/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;
lette le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), per la parte civile, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso, deposita…

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