Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37758 del 13 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:37758PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare i ricorsi proposti avverso la sentenza di condanna emessa dalla Corte d'Appello, afferma che il giudizio di responsabilità penale per i reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti può fondarsi su elementi di prova di natura indiziaria, purché la motivazione della decisione risulti logica e completa nell'illustrare il percorso argomentativo seguito per pervenire all'affermazione di colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio. In particolare, la Corte di Cassazione precisa che il sindacato di legittimità non può estendersi a una rivalutazione delle risultanze probatorie, essendo precluso al giudice di legittimità sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito, salvo il caso di travisamento della prova, ossia quando il giudice abbia fondato il proprio convincimento su una prova inesistente o su un risultato di prova obiettivamente diverso da quello reale. Pertanto, le censure dirette a contestare l'interpretazione data dal giudice di merito al contenuto delle intercettazioni telefoniche, in assenza di vizi logici o di manifesta illogicità della motivazione, non sono ammissibili nel giudizio di legittimità. Analogamente, il mancato riconoscimento dell'attenuante speciale di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 per la lieve entità del fatto è ritenuto correttamente motivato, in quanto tale circostanza attenua può essere esclusa in presenza di una condotta reiterata e sistematica di spaccio al minuto, come accertato nel caso di specie. Infine, la determinazione della pena all'interno della cornice edittale, con la concessione delle attenuanti generiche, rientra nell'ampio potere discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto a una specifica motivazione tutte le volte in cui la scelta risulti contenuta in una fascia medio-bassa rispetto alla pena edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA C. - rel. Consigliere

Dott. CIAMPI Francesc - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luca - Consigliere

Dott. DOVERE Salvator - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sui ricorsi proposti da:

1. (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

2. (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

3. (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1028/12 della Corte d'appello di Trieste - del 4.07.2012;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

Udita in PUBBLICA UDIENZA del 21 giugno 2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. D'ISA CLAUDIO;

Udito il Procuratore Generale nella persona del Dott.ssa FODARONI Maria Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita&#…

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