Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35587 del 4 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35587PEN

Massima

Il furto di beni mobili, anche di modesto valore, è configurabile quando l'agente si appropria di cose altrui che si trovano in luogo non abbandonato e non accessibile al pubblico, essendo irrilevante la convinzione dell'agente di trovarsi di fronte a res derelictae. L'attenuante del danno di speciale tenuità non è applicabile quando il valore dei beni sottratti, pur esiguo, risulta comunque apprezzabile in relazione all'uso e all'utilità che il proprietario ne traeva. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato e l'applicabilità delle circostanze attenuanti, non è tenuto a fornire una motivazione analitica e dettagliata, essendo sufficiente che dalla sentenza emerga con chiarezza la ricostruzione dei fatti e le ragioni giuridiche poste a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2190/2005 CORTE APPELLO di CATANIA, del 09/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA Vito;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto dott. DI POPOLO Angelo, che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1.- Per qua…

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