Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33833 del 25 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:33833PEN

Massima

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Il reato di ritenzione di effetti militari di cui all'art. 166 c.p.m.p. si configura quando il militare, pur avendo legittimamente ricevuto in consegna determinati beni (come munizioni) per esigenze di servizio, li trattiene indebitamente al di fuori dell'ambito di tale servizio, senza restituirli all'Amministrazione militare. Tale condotta, infatti, non integra un'appropriazione indebita, in quanto non determina una lesione del patrimonio dell'Amministrazione, ma piuttosto una violazione dell'obbligo di restituzione di beni destinati al servizio militare, tutelato dalla norma incriminatrice. Il bene giuridico protetto dalla fattispecie è, pertanto, l'interesse generale al regolare svolgimento del servizio militare, e non l'integrità patrimoniale. Inoltre, trattandosi di reato permanente, la condotta cessa solo con la materiale restituzione o il sequestro dei beni detenuti indebitamente. Pertanto, la mera dimenticanza o disattenzione del militare nell'omettere la restituzione non esclude la responsabilità penale, essendo sufficiente la volontarietà della condotta di ritenzione, a prescindere dalla sussistenza di un dolo specifico di appropriazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/05/2018 della CORTE MILITARE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO CAIRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
Udito il difensore avvocato (OMISSIS) che si riporta al ricorso chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte militare d'appello, c…

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