Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27897 del 7 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:27897PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della prova testimoniale rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale può ritenere attendibile la deposizione del teste anche laddove essa non risulti pienamente coincidente con gli altri elementi probatori, purché la motivazione in ordine alla ricostruzione del fatto sia logica e coerente. Il giudice di merito, infatti, è legittimato a dare prevalenza ad alcune risultanze istruttorie rispetto ad altre, senza che ciò possa essere censurato in sede di legittimità, ove la motivazione risulti immune da vizi logici o contraddittorietà. Il sindacato di legittimità sulla sentenza di merito è, pertanto, limitato alla verifica della correttezza del percorso argomentativo seguito dal giudice, senza poter sindacare la valutazione discrezionale delle prove, salvo che essa risulti manifestamente illogica o irrazionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. CL. N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 04/12/2007 del GIUDICE DI PACE di TRAPANI;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. OLDI Paolo;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino che ha concluso per l'annullamento con rinvio.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 4 dicembre 2007 il giudi…

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