Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18237 del 30 aprile 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18237PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della misura cautelare più adeguata non può prescindere da un'attenta analisi delle peculiarità del caso concreto, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti ai fini della prognosi di pericolosità sociale dell'indagato. Anche in presenza di reati gravi, la presunzione di adeguatezza della custodia cautelare in carcere può essere superata laddove il giudice, sulla base di elementi specifici, ritenga che le esigenze cautelari possano essere soddisfatte con misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari. In tale valutazione, assumono rilievo fattori quali l'incensuratezza dell'indagato, la sua immediata confessione, il contesto di elevata tensione e prevaricazione in cui il fatto è maturato, nonché la concreta possibilità di fronteggiare eventuali residui profili di pericolosità con misure meno rigorose, senza automatismi o presunzioni assolute. Il giudice è tenuto a motivare in modo lineare e non contraddittorio le ragioni che lo hanno condotto a ritenere adeguata una misura cautelare diversa dalla custodia in carcere, in ossequio ai principi di proporzionalità e adeguatezza della cautela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3398/2013 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 28/11/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA' MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio che ha chiesto per l'inammissibilita' del ricorso.

Udito il difensore Avv.to (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

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