Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38317 del 30 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38317PEN

Massima

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Il contratto di lavoro stipulato fraudolentemente, mediante l'utilizzo di un titolo abilitativo falso, è nullo per illiceità della causa in quanto in contrasto con il diritto costituzionale alla salute, non potendo trovare applicazione la tutela prevista dall'art. 2126 c.c. per il lavoro svolto in via di fatto. Pertanto, la corresponsione della retribuzione costituisce ingiusto profitto per l'agente e danno patrimoniale per la pubblica amministrazione, integrando gli estremi del reato di truffa contrattuale a consumazione prolungata, che si protrae fino all'erogazione dell'ultima rata. Inoltre, l'acquisizione del modulo di diploma utilizzato per formare il falso titolo abilitativo, essendo circondato da particolari cautele e non reperibile liberamente sul mercato, integra il reato di ricettazione, la cui prova può desumersi anche da elementi indiziari che dimostrino la consapevolezza della provenienza illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

nei confronti di:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di;

nei confronti di:

1) AL. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 05/01/2009 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. GENTILE DOMENICO;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)) il quale ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata con rinvio;

Udito il Difensore di uf…

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