Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23657 del 18 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23657PEN

Massima

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Il provvedimento di sequestro probatorio deve essere adeguatamente motivato in ordine alla sussistenza del requisito della pertinenza del bene sequestrato rispetto ai reati oggetto di indagine, non essendo sufficiente il mero rinvio alle ragioni esposte dal pubblico ministero. Il giudice è tenuto a verificare la effettiva connessione tra il denaro sequestrato e i reati contestati, senza poter trascurare le eventuali prove della legittima provenienza del denaro offerte dalla persona sottoposta alle indagini. Il provvedimento di sequestro che ometta tale necessaria valutazione è affetto da vizio di motivazione e deve essere annullato con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VE. NU. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 223/2009 TRIB. LIBERTA' di MESSINA, del 05/11/2009;

sentita la relatore fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO PRESTIPINO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DE SANDRO ((omissis)) che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 5.11.2009, il Tribunale della Liberta' di Messina, rigettava l'istanza di riesame proposta d…

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