Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8065 del 26 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8065PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale può essere applicata nei confronti di un soggetto condannato per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, anche in assenza di una specifica motivazione in ordine all'attualità della sua pericolosità sociale, qualora risulti adeguatamente dimostrata la sua appartenenza all'associazione criminale e non vi siano elementi dai quali desumere che tale vincolo si sia effettivamente sciolto. Ai fini della valutazione della persistente pericolosità sociale, rilevano in particolare la posizione di rilievo ricoperta all'interno del sodalizio, l'assenza di una inequivoca e manifesta presa di distanza dall'associazione, nonché la conferma della condanna per il reato associativo e l'applicazione di ulteriori misure di sicurezza. La mera circostanza che il soggetto abbia svolto un'attività lavorativa prima dell'applicazione della misura cautelare o il decorso del tempo dalla partecipazione alle attività associative non sono di per sé elementi idonei a far venir meno la presunzione di pericolosità sociale, in assenza di concreti elementi indicativi di una effettiva dissociazione dal sodalizio criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. COSTANZO A. - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 52/2014 CORTE APPELLO di TORINO, del 09/01/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRA BASSI;
lette le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto nel senso della inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con provvedimento del 9 gennaio 2015, la Corte d'appello di Torino ha confermato il decreto dell'8 ottobre 2014, con il quale il Tribunale del capoluogo piemontese ha applicato nei confronti di (OMISSIS) la misura del…

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