Cassazione penale Sez. III sentenza n. 20013 del 10 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:20013PEN

Massima

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Il trattamento illecito di dati personali, anche se non finalizzato al conseguimento di un profitto personale, integra il reato di cui all'art. 167, comma 2, del d.lgs. n. 196/2003 (Codice della privacy) qualora sia diretto a procurare un vantaggio economico, anche per terzi, ovvero a cagionare un danno alla persona offesa. Il dolo specifico richiesto dalla norma sussiste quando l'agente, abusando della sua posizione all'interno di un istituto bancario, divulga dati sensibili relativi alla solvibilità e alla situazione patrimoniale di un cliente al fine di reperire sul mercato acquirenti interessati all'acquisto di un bene di proprietà di quest'ultimo a prezzo sensibilmente inferiore al suo valore commerciale, così soddisfacendo il credito vantato dalla banca e recuperando la situazione di scoperto, indipendentemente dal fatto che il profitto sia conseguito dall'agente o da altri. Il nocumento alla persona offesa, quale condizione oggettiva di punibilità, può consistere nel vulnus al suo buon nome commerciale derivante dalla rappresentazione a terzi della possibilità di acquistare il suo bene a prezzo scontato in ragione della sua situazione debitoria. Ai fini della concessione delle attenuanti generiche, la mera incensuratezza dell'imputato non è sufficiente ove non emergano ulteriori elementi positivi, potendosi escludere il riconoscimento di tale beneficio in ragione della gravità della condotta, desumibile anche dalla particolare posizione rivestita dall'agente all'interno dell'istituto bancario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. REYNAUD ((omissis)) - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/09/2017 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSIO SCARCELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SECCIA Domenico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore della PARTE CIVILE, Avv. (OMISSIS), che, quale sostituto processuale dell'Avv. (OMISSIS), si …

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