Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41573 del 16 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41573PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'articolo 110 del codice penale, si configura quando più soggetti, con un contributo causale anche minimo, partecipano alla realizzazione di un fatto criminoso, a prescindere dal ruolo svolto da ciascuno. Ai fini della responsabilità concorsuale, è sufficiente che il contributo del singolo concorrente sia idoneo a rafforzare il proposito criminoso o a facilitare l'esecuzione del reato, anche attraverso un apporto meramente morale o psicologico. Pertanto, il concorrente risponde del reato anche quando l'evento realizzato sia diverso da quello voluto, purché sia conseguenza della sua condotta e non derivi da fattori eccezionali, imprevedibili e non ricollegabili eziologicamente all'azione criminosa di base. In particolare, nel caso di concorso in rapina seguita da omicidio, la responsabilità del concorrente per l'omicidio non può essere esclusa sulla base della mera imprevedibilità dell'evento più grave, quando l'utilizzo di armi da parte dei rapinatori rendeva concretamente prevedibile il rischio di un esito letale dell'azione criminosa. Inoltre, la valutazione della credibilità soggettiva e dell'attendibilità oggettiva delle dichiarazioni accusatorie rese dai correi deve essere effettuata in modo unitario, senza procedere a una parcellizzazione dei singoli segmenti dichiarativi, essendo sufficiente che il complessivo quadro probatorio, incluse le chiamate in correità, risulti coerente e corroborato da elementi di riscontro esterni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa il 29/10/2019 dalla Corte di assise di appello di Torino;
Sentita la relazione del Consigliere Dr. Alessandro Centonze;
Sentite le conclusioni del Sostituto procuratore generale Giovanni Di Leo, che ha chiesto;
Sentite, nell'interesse dell'imputato (OMISSIS), le conclusioni degli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa l'08/05/2018 la…

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