Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29460 del 10 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:29460PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione a un'associazione di tipo mafioso o finalizzata al traffico di stupefacenti può essere desunta anche dalla commissione di singoli reati-fine, purché siano dimostrati elementi certi relativi al coinvolgimento dei soggetti nell'organizzazione criminale, quali la tipologia di criminalità, la struttura e le caratteristiche dei reati, nonché le modalità della loro esecuzione. Pertanto, la prova dello stabile vincolo associativo non necessita di una rigorosa dimostrazione di un programma criminoso unitario e predeterminato, essendo sufficiente la partecipazione consapevole e volontaria dell'imputato all'attività dell'associazione, desumibile dalla reiterazione di condotte delittuose rientranti nell'ambito dell'associazione stessa. Inoltre, il consenso delle parti all'acquisizione di atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero può essere prestato anche tacitamente, qualora il comportamento processuale delle stesse sia incompatibile con la volontà contraria all'acquisizione. Infine, in tema di determinazione della pena, l'obbligo di motivazione da parte del giudice dell'impugnazione è soddisfatto anche con un giudizio globale e complessivo sull'adeguatezza della pena, senza necessità di un'analitica valutazione di tutti gli elementi indicati nell'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano sezione 2 penale, in data 18.7.2011.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. Alfredo Pompeo Viola, il quale ha concluso chiedendo che la sentenza impugnata sia annullata senza rinvi…

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