Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2415 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:2415SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria è illegittimo qualora gli interventi edilizi realizzati configurino una vera e propria lottizzazione abusiva, con determinazione di un maggior carico urbanistico rispetto a quanto originariamente assentito, in violazione delle norme urbanistiche e delle prescrizioni degli strumenti urbanistici. In tali casi, l'Amministrazione è legittimata ad annullare in autotutela il titolo edilizio illegittimo, in ragione dell'interesse pubblico al ripristino della legalità violata e alla tutela del corretto assetto del territorio, prevalente sull'affidamento del privato, specie quando il provvedimento di annullamento intervenga a breve distanza temporale dal rilascio del titolo. L'ordine di demolizione delle opere abusive conseguente all'annullamento del titolo edilizio costituisce espressione di attività vincolata, non inficiata dalla mancata comunicazione di avvio del procedimento, in quanto l'esito non potrebbe essere diverso. Non trova applicazione, in tali ipotesi, la previsione di cui all'art. 38 del d.P.R. n. 380/2001, relativa alla sanzione pecuniaria in caso di annullamento del permesso di costruire, atteso che essa riguarda i soli vizi di forma e procedura, mentre nel caso di specie l'annullamento è determinato da illegittimità di tipo sostanziale. Infine, l'omessa indicazione nell'ordinanza demolitoria dell'area di sedime da acquisire al patrimonio comunale non inficia la legittimità del provvedimento, essendo tale elemento necessario solo ai fini dell'emanazione dell'atto di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/02/2023

N. 02415/2023 REG.PROV.COLL.

N. 06576/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6576 del 2008, proposto da
Cornali Enrico, rappresentato e difeso dagli Avvocati Dario La Torre e Mario Lupi, con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia;

contro

il Comune di Pomezia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocato Sergio Bellotti, con domicilio digitale come da PEC dei Registri di Giustizia;

per l’annullamento:

RICORSO INTRODUTTIVO:

- della determinazione dirigenziale del Comune di Pomezia – Atto n. 70 del 25.06.2007 – Registro generale n. 2068 del 3.7.2007, di annullamento del permesso di cos…

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