Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10163 del 14 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10163PEN

Massima

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Il comportamento ingiurioso e offensivo nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni, anche se provocato da un atto ritenuto ingiusto o spiacevole, non è giustificato né scusabile, in quanto lede il decoro e la dignità della pubblica amministrazione, a prescindere dalla legittimità o meno dell'atto che ha originato la reazione. Il diritto di critica non può essere esercitato in forme che travalicano i limiti del civile confronto, divenendo espressione di un atteggiamento prevaricatore e irrispettoso dell'autorità pubblica, anche quando questa abbia adottato provvedimenti ritenuti ingiusti o sproporzionati dal destinatario. La motivazione della sentenza deve limitarsi a quanto è strettamente necessario per rispondere in modo intelligibile alle questioni proposte, senza dover entrare in disquisizioni teoriche o argomentazioni superflue rispetto alle effettive censure sollevate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacom - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RI. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2/2008 TRIBUNALE di LOCRI, del 13/11/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIO ROTELLA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. Polimeni A.,…

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