Il provvedimento amministrativo di diniego di trasferimento di una rivendita di generi di monopolio, se annullato dal giudice amministrativo per difetto di istruttoria, comporta il riesercizio del potere da parte dell'amministrazione, senza che ciò determini un pregiudizio irreparabile per il terzo titolare di una rivendita limitrofa. Pertanto, il terzo non evocato nel giudizio che ha portato all'annullamento del diniego non può proporre opposizione di terzo avverso la relativa sentenza, in quanto la stessa non comporta un pregiudizio diretto e immediato della sua sfera giuridica, essendo rimesso all'amministrazione il riesercizio del potere in sede di nuovo procedimento. La massima giuridica sintetizza i seguenti principi: 1. Il provvedimento di diniego di trasferimento di una rivendita di generi di monopolio, se annullato dal giudice amministrativo per difetto di istruttoria, comporta il riesercizio del potere da parte dell'amministrazione. 2. Il riesercizio del potere da parte dell'amministrazione, a seguito dell'annullamento del diniego, non determina un pregiudizio irreparabile per il terzo titolare di una rivendita limitrofa. 3. Il terzo non evocato nel giudizio che ha portato all'annullamento del diniego non può proporre opposizione di terzo avverso la relativa sentenza. 4. Ciò in quanto la sentenza di annullamento non comporta un pregiudizio diretto e immediato della sfera giuridica del terzo, essendo rimesso all'amministrazione il riesercizio del potere in sede di nuovo procedimento. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali.