Il decreto di espropriazione di un bene immobile può essere legittimamente annullato in parte dall'amministrazione competente, su richiesta del beneficiario dell'espropriazione, qualora sopravvengano circostanze che rendano non più necessaria l'espropriazione dell'intero bene. In tal caso, il ricorso giurisdizionale proposto dai proprietari espropriati diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, non essendo più necessaria la tutela giurisdizionale avverso l'intero provvedimento espropriativo. L'amministrazione è tenuta a compensare le spese di giudizio, in considerazione della parziale accoglimento della richiesta dei proprietari e della conseguente dichiarazione di improcedibilità del ricorso. La massima sintetizza i seguenti principi di diritto desumibili dalla sentenza: 1. L'amministrazione competente può legittimamente annullare in parte un decreto di espropriazione, su richiesta del beneficiario dell'espropriazione, qualora sopravvengano circostanze che rendano non più necessaria l'espropriazione dell'intero bene. 2. In tal caso, il ricorso giurisdizionale proposto dai proprietari espropriati diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, non essendo più necessaria la tutela giurisdizionale avverso l'intero provvedimento espropriativo. 3. L'amministrazione è tenuta a compensare le spese di giudizio, in considerazione della parziale accoglimento della richiesta dei proprietari e della conseguente dichiarazione di improcedibilità del ricorso.