Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6058 del 22 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:6058PEN

Massima

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Il giudice della prevenzione, nel valutare la pericolosità sociale di un soggetto ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, può autonomamente valutare i fatti accertati in sede penale, anche in caso di sentenza di assoluzione, purché risultino delineati con sufficiente chiarezza e nella loro oggettività quei comportamenti che, pur non sufficienti per una condanna penale, siano indicativi di un atteggiamento poco incline al rispetto delle norme e di una concreta pericolosità sociale. Tale valutazione può prescindere dall'esito del procedimento cautelare in sede penale, attesa l'autonomia tra il procedimento penale e quello di prevenzione, nonché la fluidità della fase cautelare e l'assenza di preclusioni in tal senso. La motivazione del provvedimento di applicazione della misura di prevenzione deve essere congrua, approfondita e logicamente articolata nel descrivere analiticamente le attività, il contesto e le modalità della condotta indicativa di pericolosità, senza che sia necessario un puntuale confronto con l'evoluzione del quadro cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matild - Presidente

Dott. IMPERIALI Lucian - Consigliere

Dott. DE SANTIS A. M. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR M - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 01/09/2021 del CORTE DI APPELLO DI CALTANISSETTA, Sezione assise e Misure di prevenzione;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Marzia MINUTILLO TURTUR;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, Dott. GIORDANO Luigi, che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 01/09/2021 la Corte di appello di Caltanissetta, sezi…

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