Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 287 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:287SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive non deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento, in quanto si tratta di un atto dovuto, da emanarsi all'esito di un procedimento di natura vincolata tipizzato dal legislatore e rigidamente disciplinato, che si ricollega ad un preciso presupposto di fatto, cioè l'abuso, di cui l'interessato non può non essere a conoscenza, rientrando direttamente nella sua sfera di controllo. Pertanto, l'ordinanza di demolizione non abbisogna di una motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente il mero riscontro della sussistenza dell'abuso stesso. Ciò vale anche nell'ipotesi in cui l'ingiunzione di demolizione intervenga a distanza di tempo dalla realizzazione dell'abuso, il titolare attuale non sia responsabile dell'abuso e il trasferimento non denoti intenti elusivi dell'onere di ripristino. Infatti, il principio secondo cui l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusive non richiede motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso non ammette deroghe, in quanto tale principio è espressione di un orientamento giurisprudenziale consolidato, che trova il suo fondamento nella natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti in fatto e in diritto di tale provvedimento. Pertanto, l'Amministrazione è tenuta a ordinare la demolizione di opere edilizie abusive, senza necessità di una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono tale provvedimento, essendo sufficiente il mero riscontro della sussistenza dell'abuso, il quale rientra direttamente nella sfera di controllo del titolare delle opere.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/02/2019

N. 00287/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00717/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 717 del 2018, proposto da
L'Ombrina Sas di ((omissis)) & C, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Lecce, via Zanardelli n. 7;

contro

Comune di Porto Cesareo, ((omissis)) non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n.61 del 11.04.2018 di sgombero e ripristino dello stato dei luoghi (art.54 Codice della Navigazione) a firma del Responsabile del Settore VII URBANISTI…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.