Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10196 del 14 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10196PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali può fondarsi sulla condanna definitiva per il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, sulla mancanza di atti di positiva rescissione dei legami con l'organizzazione criminale, nonché su altri elementi indiziari quali il subire attentati da parte di esponenti mafiosi e le convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, anche in assenza di una puntuale motivazione sull'attualità della pericolosità, atteso che la limitazione del ricorso per cassazione alla sola violazione di legge in materia di prevenzione è conforme a Costituzione in considerazione della peculiarità del relativo procedimento. La confisca dei beni può essere disposta anche in assenza di fonti reddituali lecite, qualora il loro valore non trovi giustificazione nelle capacità economiche del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. LU. N. IL (OMESSO);

avverso il Decreto n. 2/2009 CORTE APPELLO di LECCE, del 11/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. OLDI Paolo;

lette le conclusioni del PG che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con decreto in data 11 giugno 2009 la Corte d'Appello di Lecce, confermando analogo provvedimento emesso dal locale Tribuna…

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