Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1467 del 19 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1467PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, redige atti pubblici contenenti attestazioni difformi dalla realtà fattuale, al fine di ritorsione o per altra finalità personale, integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico, a prescindere dalla sussistenza o meno della contravvenzione oggetto della falsa attestazione, essendo sufficiente l'alterazione della verità nell'esercizio della potestà certificativa istituzionalmente attribuita. Il dolo del reato di falso ideologico può essere desunto dalla condotta stessa del pubblico ufficiale, qualora emerga una finalità ritorsiva o comunque personale nella redazione dell'atto difforme dal vero. Il principio di diritto secondo cui il falso ideologico in atto pubblico è integrato dalla semplice alterazione della verità nell'esercizio della funzione certificativa, a prescindere dalla sussistenza del fatto materiale oggetto della falsa attestazione, mira a tutelare l'affidamento della collettività nella veridicità e genuinità degli atti pubblici, quale espressione fondamentale del buon andamento e dell'imparzialità della pubblica amministrazione. Tale principio si applica anche quando il pubblico ufficiale, pur non avendo riscontrato l'effettivo impedimento all'attraversamento stradale denunciato, redige ugualmente un verbale di contestazione e una relazione di servizio contenenti una ricostruzione dei fatti difforme dal vero, al fine di perseguire finalità personali, come la ritorsione per un precedente diverbio con il soggetto interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PI.Gi. , nato l'(OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Catania del 5.5.2009;

Sono presenti gli avv. Riccotti La Rocca Giovanni di Ragusa, in difesa della parte civile, e l'avv. Pisani Massimo di Roma;

All'odierna udienza il PG. (nella persona del Cons. Dott. GALASSO Aurelio), ha chiesto il rigetto del ricorso;

L'avv. di parte civile Riccotti La Rocca G. deposita conclusioni e nota spese e chiede dichiararsi il rigetto del ri…

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